review published in the journal
La Mosca di Milano - weaves poetry, art and philosophy (No.23, December 2010)
sufficient grace Giancarlo Micheli (Campanotto publisher, 2010)
If it is true that art, as written by Vasily Kandinsky in Where is the new art (1911), it is always a child of its time and mother of our feelings, Giancarlo Micheli's latest novel, The sufficient grace is alive semblance of his and our sensibilities. The association arte-opera letteraria si è presentata in tutta la sua immediatezza e spontaneità durante la lettura del testo, stilisticamente caratterizzato da un naturalismo e da un astrattismo lirico non lontani da quello del già citato Vasilij Kandinskij, il cui simbolismo romantico riecheggia in tutto il libro, peraltro non immune da una certa qual vena surrealista.
La potenza evocativa di un linguaggio colto ed essenziale dà luogo ad ambientazioni e personaggi dai cromatismi puri al limite del sovrasensibile, che affiorano da una dimensione spazio-temporale immaginifica, realizzandosi sul piano visivo come delle vere e proprie sequenze cinematografiche, delle cui tecniche il Micheli mostra di essere profondo conoscitore. Cito, per tutte, i flash back di una delle scene iniziali del prologo, nella quale il capitano olandese Baruch Dekker, uno dei due personaggi principali – l’altro è il giapponese Taisho –, fa naufragio con il suo galeone, il Tweede Liefde, di fronte al Golfo di Nagasaki, luogo in cui è ambientato il romanzo.
Le vicende narrate si dipanano sul piano della contemporaneità di due serie di eventi, seguendo un processo metastorico in cui l’ oida individuale si integra con quella universale, secondo i canoni dell’ epos tragico e del mythos . L’usciere di seconda classe Taisho vive infatti in tarda epoca moderna (prima metà dello scorso secolo), mentre l’esistenza del capitano Baruch Dekker si svolge durante la prima metà del XVII sec. Due “Odissee” parallele, che culminano nella catarsi, attraverso le derive della vita, il cui simbolo è proprio il naufragio, che porta Baruch Dekker ad approdare sulle coste del Giappone e conduce Taisho ad una vera e propria rinascita simbolica alla vita dopo che, tornato dal fronte cinese, privato di ogni affetto e alieno da ogni senso di appartenenza, perdutosi così nel mare dell’esistenza, tenterà di annegarsi nelle acque del porto.
L’intera storia illustra l’affermarsi della sacralità dell’archetipo umano, e cioè la notevole variant of the mystery of being, which is the surface of inexhaustible depth. Throughout his life will search for spiritual enlightenment Captain Dekker, unaware that his research, the same way as Taisho or any other man. He once admitted to his beloved netsuke, whose etymology onomastics lies a subtle epistemological significance. It is the Light of Wisdom, who lovingly guide and support humans during their existence. And the Taisho will see in a dream.
Delphinion the entrance of the ancient Greeks apposero a plaque that warned those who went to pay homage to the god, Apollo note: Gnothi seauton , know yourself, as well as the master Aguri usher first class, he says, turning to Taisho: "What you know you acknowledge that you know, you do not know what you acknowledge that you do not know. Therein lies the wisdom. "
This sufficient grace, which is called you can not resist but only if you have already found, Enchiridion of light.
Roberta Raggi
amazon
bol
ibs
pianetalibri
webster
libreriauniversitaria
Deastore
libri.dvd
by Chapter X of the novel "The grace sufficient" (Campanotto, 2010) Giancarlo Micheli ; reading Ilaria Pardini